E’ stata proprio un’avventura quella che è iniziata quest’estate con una telefonata.
Non un’avventura “in” montagna, ma un’avventura “sulla” montagna”. I punti in comune fra le due cose sono molti.
Innanzi tutto la telefonata dell’amico che ti propone un percorso; segue la soddisfazione di essere stata interpellata e la conferma che gli amici contano sul tuo contributo per la riuscita dell’impresa; parte l’adesione incondizionata. Chiudi il telefono…ti assalgono i dubbi: ce la farò? Da dove parto per attrezzarmi? Come mi organizzo… e il tempo? Ce l’ho il tempo? Dura dieci minuti, ma poi l’entusiasmo ha il sopravvento: che bell’occasione, mi leggerò un sacco di libri di montagna! 
Per qualche settimana “l’impresa” rimane un progetto a grandi linee: si vuole festeggiare il trentennale del gruppo, si vorrebbe introdurre qualcosa d’originale, si è pensato ad una serata di musica che accompagni alcune letture tratte da libri  di montagna.
La realizzazione parte ai primi di settembre: chi legge cosa, chi suona cosa, dove, quando… A me tocca la scelta dei testi. Bene, la biblioteca del gruppo è ricchissima, devo solo sbizzarrirmi. Prima alcuni, poi altri, poi altri ancora…ne leggo un bel po’.

Non mi annoio, anzi! Tutte le sere, dal divano di casa mia, parto per mille avventure. Bonatti, Messner, Whymper, Meroi….io sono là con loro: arranco, sento il freddo, a volte ho persino paura.
Conosco persone meravigliose che non sospettavo esistessero: sono donne e uomini pieni d’umanità, spinti da forze interiori incredibili a sostenere prove e fatiche apparentemente ingiustificabili: “Ma perchè lo fanno?” La risposta è nell’animo di chiunque va in montagna, non importa a che livello, e sa cos’è quella forza che spinge, quel desiderio di farcela, quel tribolare per arrivare… quella gioia di riuscire!
Con il mio bagaglio di proposte insieme con altri amici scegliamo dieci brani alternando alcuni temi: le grandi imprese, il dramma, le donne, la natura e altri ancora.
Siamo tutti soddisfatti di questo lavoro preliminare. Concordiamo sul fatto che i brani scelti non vadano semplicemente letti, ma interpretati da  lettori attorali. Le sfumature di voce, le pause, il ritmo che loro sapranno dare li renderanno vividi e gradevoli. 
Due amici, Renato e Marianna, accettano di buon grado di far parte del progetto: leggono le pagine scelte, le preparano, decidono come alternarsi nella lettura. 
Le due voci, maschile e femminile, animano ancora meglio l’interpretazione. Anche la musica è importantissima: per quella si scelgono i “White Colors”. Sono molto bravi, a loro è affidata la scelta dei brani musicali che si alterneranno alle letture e sapranno arricchire la serata con la giusta atmosfera.

Il luogo scelto, il teatrino di Gazzolo, viene reso accogliente; rami, foglie, pigne, fiori e bacche per un cesto da mettere sul palco. 
Sui lati della sala vari cartelloni con foto di tante gite degli anni scorsi. E infine si scelgono le immagini che faranno da sfondo alle letture.
Ognuno, per la sua parte, ha fatto il meglio. Siamo tutti molto motivati, perciò sono assolutamente fiduciosa: sarà una bella serata fatta di parole, emozioni, suoni.
Lo stupore e i commenti di chi ha partecipato confermano che nessuno dimenticherà certamente la bella atmosfera di un piccolo grande evento.

        				              Velia C.
AVVENTURA
 A 
LIETO  FINE

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E’ stata proprio un’avventura quella che è iniziata quest’estate con una telefonata.
Non un’avventura “in” montagna, ma un’avventura “sulla” montagna”. I punti in comune fra le due cose sono molti.
Innanzi tutto la telefonata dell’amico che ti propone un percorso; segue la soddisfazione di essere stata interpellata e la conferma che gli amici contano sul tuo contributo per la riuscita dell’impresa; parte l’adesione incondizionata. Chiudi il telefono…ti assalgono i dubbi: ce la farò? Da dove parto per attrezzarmi? Come mi organizzo… e il tempo? Ce l’ho il tempo? Dura dieci minuti, ma poi l’entusiasmo ha il sopravvento: che bell’occasione, mi leggerò un sacco di libri di montagna! 
Per qualche settimana “l’impresa” rimane un progetto a grandi linee: si vuole festeggiare il trentennale del gruppo, si vorrebbe introdurre qualcosa d’originale, si è pensato ad una serata di musica che accompagni alcune letture tratte da libri  di montagna.
La realizzazione parte ai primi di settembre: chi legge cosa, chi suona cosa, dove, quando… A me tocca la scelta dei testi. Bene, la biblioteca del gruppo è ricchissima, devo solo sbizzarrirmi. Prima alcuni, poi altri, poi altri ancora…ne leggo un bel po’.

Non mi annoio, anzi! Tutte le sere, dal divano di casa mia, parto per mille avventure. Bonatti, Messner, Whymper, Meroi….io sono là con loro: arranco, sento il freddo, a volte ho persino paura.
Conosco persone meravigliose che non sospettavo esistessero: sono donne e uomini pieni d’umanità, spinti da forze interiori incredibili a sostenere prove e fatiche apparentemente ingiustificabili: “Ma perchè lo fanno?” La risposta è nell’animo di chiunque va in montagna, non importa a che livello, e sa cos’è quella forza che spinge, quel desiderio di farcela, quel tribolare per arrivare… quella gioia di riuscire!
Con il mio bagaglio di proposte insieme con altri amici scegliamo dieci brani alternando alcuni temi: le grandi imprese, il dramma, le donne, la natura e altri ancora.
Siamo tutti soddisfatti di questo lavoro preliminare. Concordiamo sul fatto che i brani scelti non vadano semplicemente letti, ma interpretati da  lettori attorali. Le sfumature di voce, le pause, il ritmo che loro sapranno dare li renderanno vividi e gradevoli. 
Due amici, Renato e Marianna, accettano di buon grado di far parte del progetto: leggono le pagine scelte, le preparano, decidono come alternarsi nella lettura. 
Le due voci, maschile e femminile, animano ancora meglio l’interpretazione. Anche la musica è importantissima: per quella si scelgono i “White Colors”. Sono molto bravi, a loro è affidata la scelta dei brani musicali che si alterneranno alle letture e sapranno arricchire la serata con la giusta atmosfera.

Il luogo scelto, il teatrino di Gazzolo, viene reso accogliente; rami, foglie, pigne, fiori e bacche per un cesto da mettere sul palco. 
Sui lati della sala vari cartelloni con foto di tante gite degli anni scorsi. E infine si scelgono le immagini che faranno da sfondo alle letture.
Ognuno, per la sua parte, ha fatto il meglio. Siamo tutti molto motivati, perciò sono assolutamente fiduciosa: sarà una bella serata fatta di parole, emozioni, suoni.
Lo stupore e i commenti di chi ha partecipato confermano che nessuno dimenticherà certamente la bella atmosfera di un piccolo grande evento.

        				              Velia C.