Festa di chiusura dell’anno oratoriale: bambini, ragazzi e genitori tutti raccolti per festeggiare un  anno di lavoro, divertimento e crescita sia interiore che esteriore. 
Quale momento migliore, se non questo, per far divertire i bambini in una grande giornata tutta dedicata a loro tra giochi, gare, palloncini d’acqua e, perchè no, una semplice, ma divertente arrampicata!!!
In tutta la zona dell’oratorio erano sparsi diversi stand nei quali ogni bambino doveva affrontare una sfida, compiere un percorso e altre fantasiose prove,  superate le quali ricevevano dei “Filippo dollari”, soldi, ovviamente finti, con i quali potevano comprarsi gettoni per poter partecipare ai giochi presenti negli stand.
Alla fine della giornata, con i “Filippo dollari” accumulati nelle varie prove,  ogni ragazzo poteva comprarsi dei giochi reali, ad esempio giochi in scatola, macchine telecomandate, bambole e così via…
E’ il terzo anno ormai che si propone l’arrampicata in oratorio ed ogni volta è sempre un successo, non solo tra i piccoli, ma anche tra gli adulti che non si fanno scappare l’occasione.  Nella maggior parte di coloro che provano c’è un pizzico di paura prima di affrontare i “temibili” quattro, forse cinque metri di arram-

picata allestita su uno dei muri di cinta del campo di calcio dell’oratorio di Sant’Apollonio, ma che subito si trasforma in adrenalina. Qualcuno vorrebbe arrampicare tutto il giorno, ma i partecipanti  sono tanti e per far provare tutti dobbiamo far salire i ragazzi solo un paio di volte a testa sulle due vie presenti sulla parete. 
La preparazione dei piccoli scalatori sembra una catena di montaggio, uno dietro l’altro senza un attimo di pace: Giulia e Giuliano, che gentilmente mi danno la loro collaborazione per la buona riuscita dell’evento, sono impegnati ad imbragare e assicurare tutti coloro che salgono la parete,  farli scendere, sbragarli e dare loro il gettone di “Prova Superata” con il quale poi ottenere i famosi “Filippo dollari”.


Ovviamente non tutti sono Manolo o Den   Osman e quindi tra i bambini c’è chi sale con disinvoltura sorprendendo tutti con movimenti incredibili, che solo qualche arrampicatore  con un minimo di esperienza in genere è in grado di fare; altri invece hanno bisogno di piccole spinte dal basso per superare il passaggio un po’ più duro; qualcuno infine, purtroppo, non riesce a superare la paura e allora dolcemente deve scendere e nel toccare terra riprende colore. Incredibilmente magari dopo 2 minuti torna lì per riprovare con determinazione maggiore!!!!
La cosa più bella è vedere tra ragazzi più piccoli, una piccola dose di incoscienza o ingenuità, perchè forse non si rendono conto di quello che stanno affrontando: arrivano, si fanno imbragare, e, se li si perde di vista anche per un solo attimo, rischi di vederli salire senza nemmeno essere riusciti ad assicurarli alla corda! Quelli un po’ più cresciuti, sono più restii a provare, ma alla fine, forse anche per un minimo di spirito di competizione fra i vari gruppetti di amici, si fanno coraggio e partono per la loro arrampicata.
Ormai questo è diventato un appuntamento fisso annuale nella Parrocchia di S.Apollonio. All’interno del C.A.I. Lumezzane si sta però valutando la possibilità di allargare questi eventi (quest’anno si è ripetuto anche alla Pieve), programmando magari annualmente le date, in collaborazione anche con altri oratori. Lo scopo, oltre quello di far divertire i ragazzi, è riuscire a far conoscere un piccolo frammento dell’incantesimo che prende il nome di “montagna”, con tutto ciò che questo termine racchiude, anche ai più piccoli.                 				Riccardo B.
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