Il percorso inizia dalla località Ver (m. 650) di Lumezzane
S. Apollonio; uscendo dalla città, all’ultimo tornante (notare a
destra un piccolo spiazzo verde) sulla S.P. per la Valsabbia si trova il palo segnaletico di inizio percorso; nei pressi si può parcheggiare. 
Con stradina asfaltata, in 10 minuti si giunge a Cocca Matteo (m. 710); seguendo la segnaletica si imbocca a destra una larga mulattiera che sale costeggiando alcune casette. Dopo circa 200 m., oltre una recinzione, è interessante notare i resti di una calchera circolare, pozzo aperto dove in tempi passati si cuoceva la roccia calcarea per ottenere calcina; ora però appare in parte riempita e abbandonata. 
Il sentiero porta in quota sopra le frazioni di Renzo e Fontana, con bella vista sulla costa dell’Aventino e su buona parte della Val Gobbia. È un tratto della storica “Bia Antiga” (Via Antica) che un tempo percorreva a mezza costa entrambi i lati della nostra valle. Il panorama si fa sempre più ampio; una passerella in ferro permette di superare un avallamento franoso, quindi in breve si raggiunge località Storto con alcune cascine intorno ad una pozza di cemento (m. 930). 
Il sentiero si spiana per poco e, contornando la parte superiore della Valle di Renzo, passa poco sotto la base delle caratteristiche pareti rocciose “Le Scale”; poi riprende a salire in direzione del dosso sul quale sorge la Cascina Marelli. Pochi metri sopra,  il sentiero devia in piano addentrandosi in una zona cespugliosa; la traccia è comunque evidente, prosegue in falsopiano passando pochi metri sotto la cascina Bologna (Cole) nei cui pressi, a fine aprile, si rinnova una fioritura di narcisi.
In breve si raggiunge una strada sterrata che attraversa un bosco di faggi e in pochi minuti raggiunge il prato con Malga Artecle. Anche qui spiccano alcuni colossali faggi e imponenti frassini maggiori che affondano le robuste radici nella pozza che, nel periodo estivo, è l’abbeveratoio degli animali della malga. In primavera è notevole la fioritura di crochi, denti di cane, ranuncoli e tarassachi che colora uniformemente il prato e la conca alle spalle della cascina. Senza raggiungerla ma costeggiando la pozza e sempre seguendo la segnaletica bianco-rossa si continua in piano sino a incontrare il palo segnaletico del Bivio Alto (m. 1160).
Si prosegue ora in discesa nel bosco; in fondo a una valletta, al palo segnaletico, si piega a destra per risalire un piccolo dosso, quindi si scende alla strada sterrata che proviene dal Ladino; la si segue per circa venti metri. In curva la si abbandona per seguire il sentiero che conduce al “Prato della Tesa” con omonima cascina collocata in una bella conca erbosa; la malga è ora raggiungibile anche con la nuova strada sterrata proveniente da S. Bernardo. Si aggira il prato, si prosegue per un tratto di bosco in debole pendenza, poi più ripidamente si scende fino al Bivio Basso (m. 850) proprio sopra l’Osservatorio Astronomico “Serafino Zani”, in vista della località S.Bernardo.
Malga Artecle
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Da Cocca Matteo 
a Malga Artecle