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Durante le nostre escursioni in montagna affidiamo sempre di più la nostra sicurezza al cellulare, che in diverse occasioni si è rivelato fondamentale per risolvere situazioni di emergenza. Ecco allora alcuni suggerimenti per usarlo al meglio in alta quota.
Non bisogna mai dare per scontata la copertura del segnale nelle aree in cui ci si muove. Una buona cosa è anche poter disporre, nello stesso gruppo, di cellulari collegati a diversi gestori. Se il cellulare non trova la rete del proprio gestore, propone la registrazione su altre reti eventualmente disponibili: in questo modo è possibile accedere in ogni caso ai numeri di emergenza. La raccomandazione è di saper usare le funzioni per ricercare le reti sul proprio cellulare e naturalmente di conoscere i numeri di soccorso.
Il cellulare è un dispositivo che, per funzionare bene, ha sempre bisogno di batterie in buona efficienza. Le condizioni di basse temperature potrebbero impedire l'uso temporaneo del cellulare. In questo caso, bisogna riscaldarlo all'interno di un indumento e riprovare ad usarlo. Il freddo non scarica la batteria, ma ne limita l'erogazione di energia.
Se non è assolutamente indispensabile, è meglio tenere spento il cellulare durante l’escursione. E’ una forma di rispetto nei confronti degli altri e, nello stesso tempo, è una precauzione per contenere il consumo di batteria. Inoltre, quando il cellulare si trova in aree a bassa intensità di segnale, spende maggiore energia nel tentativo di tenere informata la rete circa la sua disponibilità al collegamento.  
Accade talvolta che il cellulare indichi un segnale di rete molto forte che al momento dell'utilizzo scompare del tutto. In questi casi la soluzione migliore è sfruttare la struttura della montagna, abbassandosi di qualche metro, e riprovare ad esempio da una valletta che abbia una visibilità limitata sul territorio sottostante. 
Così il cellulare vedrà solo alcune celle e sarà facilitato nel collegarsi ad una di esse. In caso di necessità assoluta di effettuare una chiamata conviene quindi avere il cellulare già acceso mentre si cerca di raggiungere un punto in cui poter trovare il segnale, per eventualmente intercettarlo sul percorso.
In molte occasioni il segnale, quando è al limite, potrebbe provenire da una serie di riflessioni sulle rocce. In questo caso si può avere un fenomeno di instabilità del segnale, per cui in un determinato luogo e in una determinata condizione è magari possibile telefonare per 1 minuto o 2, e poi può mancare la linea. L'arrivo di grandi masse nuvolose, la presenza di pioggia o la neve che gradualmente copre il terreno rendono ancora più difficili queste condizioni limite.
Se in un'area proprio non c'è copertura e c’è la necessità di mantenere un contatto, cosa bisogna fare? Ci sono due soluzioni. La prima è quella di ricorrere a un cellulare satellitare. In questo caso i limiti sono introdotti dalla visibilità del o dei satelliti. La seconda è quella di creare un proprio link di comunicazione utilizzando un walkie talkie, tenendone uno con noi e lasciando l'altro ad una persona che è in linea ottica con la zona dell' escursione. A questo proposito esiste oggi la tecnologia PMR 446 che mette a disposizione del pubblico dei walkie talkie di costo contenuto e il cui uso è autorizzato, e che permettono un collegamento anche di 10 km in linea ottica.
Attenzione alla affidabilità dei dispositivi elettronici in ambiente di montagna. Sia per i cellulari che per i walkie talkie valutare le prestazioni dei prodotti senza farsi attirare dalle grandi offerte. 
Cellulari in montagna:
come usarli al meglio