Quest’anno la gita si è tenuta in luglio nella zona di Montecampione al Rifugio A.N.A. Gianico.
Hanno partecipato tre servizi della Cooperativa: il Centro Diurno Disabili “Il Cammino”(C.D.D.), il Servizio di Formazione all’Autonomia (S.F.A.) e la Comunità Socio Sanitaria “Felice Saleri” (C.S.S.). In totale hanno aderito 12 ragazzi disabili, 3 educatori, un gruppo di soci  C.A.I., alcuni volontari della Coop. C.V.L. e altre persone che si sono aggregate, formando così un gruppo di oltre 30 persone. 
Siamo molto felici di questa stupenda opportunità ogni anno tanto attesa da molti ragazzi inseriti nei nostri servizi. 

Di anno in anno l’iniziativa ha visto un incremento di partecipanti ed il livello di integrazione dei ragazzi ha posto ormai le basi per essere considerata una delle giornate più ricche di relazione, di significato, di interscambio, di condivisione. La gita è stata aperta a tutti e ci auguriamo di incontrare sempre più persone che desiderano condividere questa esperienza.


Il contatto con la natura, il livello  di relazione ormai consolidato negli anni fa sì che i ragazzi vivano questi momenti con molta attesa, molta passione e molta emozione. 




Oltre a portare avanti un discorso di integrazione sociale come obiettivo primario vorrei sottolineare l’importanza “terapeutica” del camminare in montagna, per evidenziare il fatto che l’organizzare una giornata come quella che abbiamo vissuto non ha un valore per i ragazzi solamente di integrazione ma ci sono 
altri obiettivi inerenti la sfera personale.

II camminare in montagna stimola il pensiero, crea un legame tra il mondo e se stessi; è un mezzo per lo sviluppo ed il mantenimento di un buon livello di salute, sviluppa grazia e armonia nel movimento e anche un corrispondente atteggiamento psicologico. Il camminare in montagna è quindi anche espressione di un dinamismo interno, è indicatore del globale livello di benessere dell’individuo, ma anche segno di come quell’individuo si rapporta all’ambiente e agli altri.

La camminata è per l'uomo l'attività più congeniale, fisiologica e completa: contrariamente a quanto possa sembrare, infatti, coinvolge quasi tutto l'organismo, apportando notevoli benefici a livello sia fisico sia emotivo. 

CAMMINANDO

Dal 2002 ogni anno il C.A.I. Lumezzane in collaborazione con la Cooperativa Sociale C.V.L. (Caldera Virginio Lumezzane) organizza una giornata in montagna.

Quest’anno la gita si è tenuta in luglio nella zona di Montecampione al Rifugio A.N.A. Gianico.
Hanno partecipato tre servizi della Cooperativa: il Centro Diurno Disabili “Il Cammino”(C.D.D.), il Servizio di Formazione all’Autonomia (S.F.A.) e la Comunità Socio Sanitaria “Felice Saleri” (C.S.S.). In totale hanno aderito 12 ragazzi disabili, 3 educatori, un gruppo di soci  C.A.I., alcuni volontari della Coop. C.V.L. e altre persone che si sono aggregate, formando così un gruppo di oltre 30 persone. 
Siamo molto felici di questa stupenda opportunità ogni anno tanto attesa da molti ragazzi inseriti nei nostri servizi. 

Di anno in anno l’iniziativa ha visto un incremento di partecipanti ed il livello di integrazione dei ragazzi ha posto ormai le basi per essere considerata una delle giornate più ricche di relazione, di significato, di interscambio, di condivisione. La gita è stata aperta a tutti e ci auguriamo di incontrare sempre più persone che desiderano condividere questa esperienza.


Il contatto con la natura, il livello  di relazione ormai consolidato negli anni fa sì che i ragazzi vivano questi momenti con molta attesa, molta passione e molta emozione. 




Oltre a portare avanti un discorso di integrazione sociale come obiettivo primario vorrei sottolineare l’importanza “terapeutica” del camminare in montagna, per evidenziare il fatto che l’organizzare una giornata come quella che abbiamo vissuto non ha un valore per i ragazzi solamente di integrazione ma ci sono 
altri obiettivi inerenti la sfera personale.

II camminare in montagna stimola il pensiero, crea un legame tra il mondo e se stessi; è un mezzo per lo sviluppo ed il mantenimento di un buon livello di salute, sviluppa grazia e armonia nel movimento e anche un corrispondente atteggiamento psicologico. Il camminare in montagna è quindi anche espressione di un dinamismo interno, è indicatore del globale livello di benessere dell’individuo, ma anche segno di come quell’individuo si rapporta all’ambiente e agli altri.

La camminata è per l'uomo l'attività più congeniale, fisiologica e completa: contrariamente a quanto possa sembrare, infatti, coinvolge quasi tutto l'organismo, apportando notevoli benefici a livello sia fisico sia emotivo.