La montagna
“MAESTRA DI VITA”

La montagna
“MAESTRA DI VITA”

La montagna
“MAESTRA DI VITA”

Amo da sempre il mare, fatto di colori, aurore e tramonti sconfinati, un ambiente che mi fa stare in pace con me stessa e il mondo intero, che mi aiuta a staccare la spina dalla quotidianità a volte pesante e dalle mille cose da fare, che mi dà spensieratezza e leggerezza.

Poi “scopro” la montagna, fatta anch’essa di colori, aurore, tramonti e paesaggi mozzafiato ma con la differenza che questa mi ha insegnato, nel corso degli anni, ad affrontare con tenacia, pazienza, spirito di sacrificio, costanza e una buona dose di umiltà, la vita quotidiana.

Iniziare un sentiero o un percorso tracciato con in spalla uno zaino più o meno pesante, non è sempre una semplice passeggiata, con la speranza che il tempo resti sereno e con il passo scandito da un capo gita, o da chi ti precede, tutto sembra più facile e soprattutto nei momenti di difficoltà, o di mancanza di energia, cerchi dentro di te la grinta e la buona volontà per affrontare ogni tipo di percorso che si presenta davanti. 

Quando non tutto fila liscio, le gambe si irrigidiscono oppure, si ha in mente una meta e si fatica a raggiungerla o, quando alzando lo sguardo la cima ti sembra ancora lontana allora, proprio allora, stringi i denti, accorci il passo, ti avvicini lo zaino come se così facendo ti dessi coraggio, prosegui il cammino tra mille pensieri o nessuno, scandendo ogni tuo movimento con il ritmo del cuore come un perfetto accordo tra ragione e sentimento.
 


Poi, passo dopo passo, calpestando terreni a volte duri fatti di pietre, fango, rami secchi, ghiaccio oppure più morbidi e freddi come la neve, o ancora, colorati come le foglie d’autunno o la prima erba di primavera, fiori cresciuti tra le rocce che formano dei magnifici giardini selvatici, vallate sconfinate dove, alzando lo sguardo, a volte si ha la fortuna di vedere dei camosci o delle marmotte che ti osservano da lontano e tu, ti senti un’ospite in casa d’altri, e ancora, paesaggi ricoperti di neve dove il silenzio ovattato fa da padrone e gli scarponi lasciano l’impronta come su un terreno lunare, montagne maestose che ti sovrastano facendoti sentire piccolo come una formica ma, nello stesso tempo, protetto e avvolto.
E così, con lo sguardo che si perde su tutti questi paesaggi e sensazioni, arrivi sulla vetta o alla meta stabilita e, stringendo la mano ai tuoi compagni di percorso, senti dentro una grande soddisfazione e pensi: c’è l’ho fatta anche questa volta e chissà quanti hanno già avuto il privilegio di vedere e provare tutto questo ma, per molti, purtroppo, resterà sconosciuto.

La montagna, come il mare, è da amare e rispettare, da affrontare con prudenza e con una buona dose di cautela riconoscendone i segnali che manda avvisandoci dei vari “cambi d’umore”.
Ecco, questa per me è la Montagna!

Dedico questi miei pensieri agli amici il cui ricordo è sempre vivo e che hanno condiviso con me questi momenti, insegnandomi ad amare la montagna e a tutti quelli che ne condividono ancora con me la bellezza.

                                                             Stella Z.


Amo da sempre il mare, fatto di colori, aurore e tramonti sconfinati, un ambiente che mi fa stare in pace con me stessa e il mondo intero, che mi aiuta a staccare la spina dalla quotidianità a volte pesante e dalle mille cose da fare, che mi dà spensieratezza e leggerezza.

Poi “scopro” la montagna, fatta anch’essa di colori, aurore, tramonti e paesaggi mozzafiato ma con la differenza che questa mi ha insegnato, nel corso degli anni, ad affrontare con tenacia, pazienza, spirito di sacrificio, costanza e una buona dose di umiltà, la vita quotidiana.

Iniziare un sentiero o un percorso tracciato con in spalla uno zaino più o meno pesante, non è sempre una semplice passeggiata, con la speranza che il tempo resti sereno e con il passo scandito da un capo gita, o da chi ti precede, tutto sembra più facile e soprattutto nei momenti di difficoltà, o di mancanza di energia, cerchi dentro di te la grinta e la buona volontà per affrontare ogni tipo di percorso che si presenta davanti. 

Quando non tutto fila liscio, le gambe si irrigidiscono oppure, si ha in mente una meta e si fatica a raggiungerla o, quando alzando lo sguardo la cima ti sembra ancora lontana allora, proprio allora, stringi i denti, accorci il passo, ti avvicini lo zaino come se così facendo ti dessi coraggio, prosegui il cammino tra mille pensieri o nessuno, scandendo ogni tuo movimento con il ritmo del cuore come un perfetto accordo tra ragione e sentimento.
 


Poi, passo dopo passo, calpestando terreni a volte duri fatti di pietre, fango, rami secchi, ghiaccio oppure più morbidi e freddi come la neve, o ancora, colorati come le foglie d’autunno o la prima erba di primavera, fiori cresciuti tra le rocce che formano dei magnifici giardini selvatici, vallate sconfinate dove, alzando lo sguardo, a volte si ha la fortuna di vedere dei camosci o delle marmotte che ti osservano da lontano e tu, ti senti un’ospite in casa d’altri, e ancora, paesaggi ricoperti di neve dove il silenzio ovattato fa da padrone e gli scarponi lasciano l’impronta come su un terreno lunare, montagne maestose che ti sovrastano facendoti sentire piccolo come una formica ma, nello stesso tempo, protetto e avvolto.
E così, con lo sguardo che si perde su tutti questi paesaggi e sensazioni, arrivi sulla vetta o alla meta stabilita e, stringendo la mano ai tuoi compagni di percorso, senti dentro una grande soddisfazione e pensi: c’è l’ho fatta anche questa volta e chissà quanti hanno già avuto il privilegio di vedere e provare tutto questo ma, per molti, purtroppo, resterà sconosciuto.

La montagna, come il mare, è da amare e rispettare, da affrontare con prudenza e con una buona dose di cautela riconoscendone i segnali che manda avvisandoci dei vari “cambi d’umore”.
Ecco, questa per me è la Montagna!

Dedico questi miei pensieri agli amici il cui ricordo è sempre vivo e che hanno condiviso con me questi momenti, insegnandomi ad amare la montagna e a tutti quelli che ne condividono ancora con me la bellezza.

                                                             Stella Z.

Amo da sempre il mare, fatto di colori, aurore e tramonti sconfinati, un ambiente che mi fa stare in pace con me stessa e il mondo intero, che mi aiuta a staccare la spina dalla quotidianità a volte pesante e dalle mille cose da fare, che mi dà spensieratezza e leggerezza.

Poi “scopro” la montagna, fatta anch’essa di colori, aurore, tramonti e paesaggi mozzafiato ma con la differenza che questa mi ha insegnato, nel corso degli anni, ad affrontare con tenacia, pazienza, spirito di sacrificio, costanza e una buona dose di umiltà, la vita quotidiana.

Iniziare un sentiero o un percorso tracciato con in spalla uno zaino più o meno pesante, non è sempre una semplice passeggiata, con la speranza che il tempo resti sereno e con il passo scandito da un capo gita, o da chi ti precede, tutto sembra più facile e soprattutto nei momenti di difficoltà, o di mancanza di energia, cerchi dentro di te la grinta e la buona volontà per affrontare ogni tipo di percorso che si presenta davanti. 

Quando non tutto fila liscio, le gambe si irrigidiscono oppure, si ha in mente una meta e si fatica a raggiungerla o, quando alzando lo sguardo la cima ti sembra ancora lontana allora, proprio allora, stringi i denti, accorci il passo, ti avvicini lo zaino come se così facendo ti dessi coraggio, prosegui il cammino tra mille pensieri o nessuno, scandendo ogni tuo movimento con il ritmo del cuore come un perfetto accordo tra ragione e sentimento.
 


Poi, passo dopo passo, calpestando terreni a volte duri fatti di pietre, fango, rami secchi, ghiaccio oppure più morbidi e freddi come la neve, o ancora, colorati come le foglie d’autunno o la prima erba di primavera, fiori cresciuti tra le rocce che formano dei magnifici giardini selvatici, vallate sconfinate dove, alzando lo sguardo, a volte si ha la fortuna di vedere dei camosci o delle marmotte che ti osservano da lontano e tu, ti senti un’ospite in casa d’altri, e ancora, paesaggi ricoperti di neve dove il silenzio ovattato fa da padrone e gli scarponi lasciano l’impronta come su un terreno lunare, montagne maestose che ti sovrastano facendoti sentire piccolo come una formica ma, nello stesso tempo, protetto e avvolto.
E così, con lo sguardo che si perde su tutti questi paesaggi e sensazioni, arrivi sulla vetta o alla meta stabilita e, stringendo la mano ai tuoi compagni di percorso, senti dentro una grande soddisfazione e pensi: c’è l’ho fatta anche questa volta e chissà quanti hanno già avuto il privilegio di vedere e provare tutto questo ma, per molti, purtroppo, resterà sconosciuto.

La montagna, come il mare, è da amare e rispettare, da affrontare con prudenza e con una buona dose di cautela riconoscendone i segnali che manda avvisandoci dei vari “cambi d’umore”.
Ecco, questa per me è la Montagna!

Dedico questi miei pensieri agli amici il cui ricordo è sempre vivo e che hanno condiviso con me questi momenti, insegnandomi ad amare la montagna e a tutti quelli che ne condividono ancora con me la bellezza.

                                                             Stella Z.