Pastasciutta

alle 9.30

Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.
Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.
Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.
Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.
Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.
Sveglia!!
Sono le 5.00 del 20 Giugno, sveglia mattutina per trovarsi al piazzale delle piscine.
Programma: partenza per la gita programmata sul Pasubio. Tempo da lupi, acqua a catinelle, se andiamo sul Pasubio ne vediamo delle belle!!
Però, a quest’ora e con questo tempo, quanti soci indomiti!
Personalmente avrei preferito rigirarmi sotto le coperte del mio letto caldo, invece no!
La possibilità di uscire dopo molto tempo mi ha convinto a presentarmi quasi puntuale al rendez-vous, ma con questa pioggia davvero andiamo sul Pasubio? E se troviamo la neve?
La situazione viene brillantemente risolta con la proposta di stare in zona, tanto ormai siamo (quasi) tutti svegli.
Allora, andiamo a Campei de Sima partendo da Vobarno (Degagna), mai stato su questo sentiero, però dicono che ci salgono anche i bambini delle scuole, quindi posso arrivarci anch’io.
Alla partenza dalle piscine il gruppo si smembra perchè dio Morfeo chiama a sé alcuni di noi, per altri invece la chiamata avviene dopo la sosta per la colazione con brioche e cappuccino. Restiamo in 16 coraggiosi e forti per questa piovosa gita.
Muniti di mantelline e ombrellini si sale per la strada sterrata nel folto di     un bosco italico,       attraversata da ruscelli gonfi d’acqua, fino alla Malga del Prato della Noce.
Proseguiamo poi verso il rifugio e, quando passata 
la forcella s’intravede il Lago di Garda sovrastato dal Monte Baldo coperto di nuvole, capiamo di essere giunti a destinazione.
Finalmente!! Cominciavo a sentirmi come il protagonista della canzone alpina che dice “sentivo l’acqua giù per le spalle sentivo i sassi a rotolar” e un gran buco nello stomaco.
Sono le 9,00 – dite che per 9.30 ci preparano una pastasciutta?
Per le 9.30 non è possibile, ma per le 11.00 possiamo ristorarci, nell’attesa ci si accontenta di the caldo e vin brulè oltre che una ristoratrice fiamma del fuoco per scaldarsi e asciugarsi mentre i gestori di turno al rifugio sono indaffarati a prepararci il pranzo.
Puntualmente arriva il pranzo e dopo il caffè ci prepariamo a tornare ai nostri automezzi; la discesa avviene ancora sotto un’incessante pioggia e per finire andiamo a goderci anche il salto della cascata.
Finalmente, all’arrivo in paese, smette di piovere anche se ormai siamo tutti inzuppati, tanto che questa settimana ci troveremo con le giunture arrugginite.
Bellissima esperienza, ma la prossima volta che ci sarà un tempo così, le braccia di Morfeo abbracceranno anche me.
Alla prossima!

Beppe F.
Tiziano F.