A PIEDI, CAMMINANDO LENTAMENTE

Il progetto educativo della Scuola Elementare di Rossa­ghe per l’anno scolastico 2009-2010 ha avuto come nu­cleo e fulcro IL TEMPO, elemento così prezioso, ma che nella nostra cultura è considerato poco importante, se non in senso negativo, per l’ansia che la previsione della sua scadenza comporta.

Purtroppo anche la cultura educativa e la scuola non si sot­traggono a tale giudizio: è in uso dire che non c’è mai tem­po, considerandolo il “nemico” principale con cui doversi misurare.

L’uomo oggi ha compreso ormai che il mito della velocità non lo porta ad essere più felice, l’ha invece travolto in una spirale buia e soffocante in cui è impossibile accogliere se stessi e gli altri, in cui anche il rapporto con la natura sfug­ge al suo controllo. Ed allora si tenta di rallentare: nel quoti­diano, nelle nostre abitudini, nei nostri modi di fare, nel con­tatto con gli altri, nel pensiero stesso.

Sapremo ritrovare tempi naturali? Sapremo attendere anco­ra l’arrivo di una lettera piuttosto che ricorrere alla chat? Sapremo piantare una castagna o una ghianda sapendo che solo i nostri nipoti potranno vederne la maestosità? Sapremo aspettare?

Si tratta anche per la scuola, e la famiglia, di intraprendere un nuovo itinerario educativo offerto dalla pedagogia della lumaca e così poter riflettere sul senso del tempo educativo

e sulla necessità di intraprendere strategie didattiche di rallentamento.

Da qui la proposta anche per una gita di plesso diversa: una gita a piedi!

Si parte da scuola: un buon paio di scarpe, uno zainetto, borraccia, cappellino, occhiali … poi, via, alla scoperta di spazi, luoghi e incontri “ talmente vicini” che spesso ci sfug­gono a causa del disorientamento o del poco tempo che i mezzi di comunicazione troppo veloci (auto, telefono, internet) ci lasciano.

Il vero scopo del viaggio non è quindi “arrivare”, ma “camminare”, non è la “meta”, ma “il percorso”, non il “dove”, ma il “come”.

Ecco: la nostra gita a S.Emiliano del 5 giugno scorso è sta­ta proprio un’opportunità per i bambini, per i genitori, per le insegnanti e, forse anche per gli amici del C.A.I. che ci han­no supportato con professionalità e pazienza, di conoscerci meglio, di rispettarci maggiormente, per accettare il passo lento del più debole, per scoprire un mondo imprevisto a noi vicino, un modo vecchio e nuovo di “fare scuola”.

Lungo i sentieri non sono mancati piccoli imprevisti, ma la magia del cammino ha costruito delle relazioni e ha favorito il racconto tra adulto e bambino, tra bambino e bambino, tra gli stessi adulti.

                                (Le insegnanti)

Una camminata sulle montagne di casa, da S. Bernardo fino a S. Emiliano; passando dai “ Grassi”, beh, qual è la novità?

La novità è che in questa gita scolastica, un’intera scuola si è mossa, con genitori e insegnanti al seguito, e con gli amici del C.A.I. Lumezzane al fianco. Così la “gita scolastica” è diventata un bel momento di aggregazione in famiglia, un modo per legare di più con i nostri figli, ma anche per cono­scerci meglio tra famiglie, per sentirsi un po’ più “ comunità”, legata non solo dal calendario scolastico, da colloqui e pa­gelle, ma anche da qualche piacevole momento di fraternità. Il supporto del C.A.I. è davvero piacevole: basta affidarsi alle guide esperte, e con loro scopriamo paesaggi noti e meno noti, ci fanno apprezzare la natura, ci aiutano ad im­parare quanto essa vada tutelata, e, cosa più importante, ci aiutano nell’insegnare il rispetto dell’ambiente ai nostri figli, non solo con la teoria, ma vivendolo in prima persona.

Nei ricordi nostri e dei bambini rimarrà certo il pensiero di una stupenda giornata, fatta anche di fatica (un pochino), di giochi e di divertimento insieme. Oggi rivolgiamo il nostro grazie al C.A.I. Lumezzane, ma la convinzione è che l’esperienza va senz’altro ripetuta.

(genitori di Giulia e Stefano S.)

 

S.Emiliano: una giornata di sole e amicizia. Pensando allo scorso 5 giugno, tornano alla mente sensazioni e immagini di una bella giornata di scuola. Una lunga cordata di piccoli e grandi escursionisti impegnati nel percorrere il medesimo sentiero, camminare uno dietro l'altro stando a guardare dove metteva i piedi chi ci precedeva per non scivolare, be­re alla stessa fonte, ammirare un paesaggio vicino a casa.

La giornata è stata vissuta a 360° perché in ogni momento vi è stata comunione: dalla camminata, durante la quale ci siamo passati in spalla i bimbi più in difficoltà, al pranzo as­sieme, al gioco, andando alla ricerca della grotta di S. Ceci­lia ed al momento di riflessione svoltosi nella piccola chiesa. Una giornata piacevole e serena come lo è stato il tempo. Un grazie sincero alle maestre e agli amici del C.A.I. che hanno organizzato questa gita scolastica invitando anche

noi genitori.

(genitori di Andrea G.)

 

Uno degli ultimi progetti della Scuola di Rossaghe per l’anno scolastico 2009/10 è stata una gita a S. Emiliano con il C.A.I., dove partecipavano bambini, genitori ed insegnanti.

E’ stata una bellissima esperienza per la nostra famiglia perché, purtroppo presi dal lavoro e dai problemi quotidiani, non ci rendiamo conto di quanto possa arricchire una gior­nata trascorsa con le nostre bambine in mezzo alla natura e divertendoci insieme agli altri genitori, perché una volta ogni tanto fa bene ritornare bambini!!!!

(genitori di Alessia e Alice S.)

 

Gita a Sant’Emiliano: 5 GIUGNO 2010

Avevamo il sospetto che per far divertire i nostri bambini non fosse proprio necessario fare sempre tanti chilometri in pullman…ed ora ne abbiamo la prova!

Abbiamo davvero apprezzato l’idea di riscoprire i nostri bei monti e la bella giornata ha reso tutto più speciale, del resto la fortuna aiuta gli audaci! Certo al ritorno a S.Bernardo la stanchezza si faceva un po’ sentire, a qualcuno i vecchi scarponcini dimenticati da tempo avevano magari lasciato qualche segno, ma i sorrisi stampati sui nostri volti parlavan da soli. Che bello è stato trascorrere una giornata gioiosa in mezzo alla natura, camminare tutti in fila, annusare gli odori del bosco, ascoltare il vociare festoso di grandi e piccini mentre con fatica ci avvicinavamo alla meta. E che buono quel panino mangiato di gusto con quello speciale appetito che solo una bella camminata in montagna riesce a scate­nare.

Grazie agli amici del C.A.I. che hanno organizzato un per­corso alla portata di tutti e con pazienza e premura ci hanno accompagnato, consentendoci di vivere l’esperienza di una gita scolastica fuori dagli schemi ma davvero ricca di emo­zioni e divertimento.

(genitori di Davide F.)