EDITORIALE

Gennaio 1996: inizia l’attività della Sottosezione C.A.I. Lumezzane.

Gennaio 2011: edizione speciale de ”Il Ladino” a colori.

In mezzo, nel Gennaio 2005: la nascita della Sezione.

Il giornale che avete in mano, per la prima volta interamente a colori, non è solo un cambio grafico e d’immagine. E’ un’altra tappa nel lungo percorso che il nostro gruppo ha raggiunto in questi anni. Eravamo nella vecchia sede di Via Mazzini sedici anni fa e ci chiamavamo Gruppo Escursionisti Lumezzane, nato nel 1977 per iniziativa di un gruppo di amici; poi nel 1995 l’importante decisione di diventare Sottosezio­ne CA.I. Lumezzane; nel 1997 inauguriamo l’attuale sede di Via Cavour. Nel  2003 l’uscita del primo nu­mero, “fatto in casa”, de “Il Ladino”; nel gennaio  2005 l’inizio dell’attività come Sezione e nel 2006 l’uscita de “Il Ladino” stampato per la prima volta in tipografia. E adesso il primo numero a colori in occa­sione del 15° anniversario come C.A.I. Lumezzane.

Ho voluto brevemente richiamare alcune date fondamentali della nostra storia sociale, volutamen­te intrecciate con le tappe principali del nostro gior­nale perchè sono entrambe la dimostrazione concre­ta di un processo di crescita e maturazione che va rimarcato e sottolineato.

     Il C.A.I. LUMEZZANE è un gruppo riconosciu­to da tanti anni sul territorio, ma forse non ancora a sufficienza e per questo “Il Ladino” potrà svolgere un’importante funzione. Il Ladino a colori, realizza­to anche grazie ad alcuni amici che ci hanno dato un aiuto economico significativo, rappresenta quindi un punto d’arrivo importante, da consolidare (ma tutto dipenderà dalla compatibilità dei costi), per poi af­frontare nuove sfide per il futuro. Sarebbe bello che, oltre alle esperienze dei soci, ci fossero anche con­tributi di riflessione su vari temi legati alla monta­gna, senza la pretesa di fare cose più grosse di noi. Usiamolo per farci conoscere e favorire una cultura della montagna che non sia solo un esercizio saluta­re per il fisico, ma anche per la mente e lo spirito.

    Quindici anni fa il Gruppo Escursionisti coinvol­geva già un buon numero di soci e simpatizzanti, ma la nascita del C.A.I. fece fare subito un salto quan­titativo e qualitativo al gruppo con l’arrivo poi negli anni di tanti nuovi amici, compresi soci dediti so­prattutto all’alpinismo che in questi anni hanno rea­lizzato due palestre di arrampicata, una all’aperto e una piccola indoor. Sulle gite sociali da sempre ab­biamo un’alta partecipazione e sono il collante prin­cipale del gruppo, occasioni per belle giornate in montagna, ma anche di relazioni sociali.

     E che dire delle tante serate di proiezioni, talvol­ta con immagini di nostri soci, altre con amici della provincia di Brescia; ricordiamo che a Lumezzane sono stati ospiti in questi anni personaggi noti in tutta Italia e non solo ( Giancarlo Corbellini, Ales­sandro Gogna, Nives Meroi, Marco Anghileri, Ser­gio Martini, Franco Michieli, Roberto Ghidoni, Ro­berto Manni, Valerio Zani, Marco Confortola). 
Voglio sottolineare il lavoro dei soci che annual­mente tengono in ordine i sentieri, quelli che si pre­stano ad accompagnare i giovanissimi di scuole e oratori a conoscere i nostri monti, la gestione del sito
internet, della biblioteca, del tesseramento, della sede, delle varie attività.

     Altre due iniziative meritano una piccola citazio­ne, la gita con i disabili in collaborazione con la   Cooperativa C.V.L. e il cinema all’aperto con il Gruppo A.N.A. di S.Sebastiano. Le attività insom­ma sono numerose, come si può vedere scorrendo gli otto numeri della collezione del nostro giornali­no.

     Si può quindi dire che la radice del G.E.L. ha dato buoni frutti; dobbiamo essere contenti, io cre­do, per quello che tutti insieme abbiamo realizzato, ma guai fermarsi e autocelebrarsi.

     L’atteggiamento giusto ritengo che sia conoscere e analizzare il passato, consolidare il presente, che non è mai scontato e acquisito per sempre, saper guardare avanti verso nuovi obiettivi.

Ma qui mi fermo. Ne parleremo. Ciao a tutti.

Giuseppe A.

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