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		Il sentiero 362 inizia presso la chiesa di Lumezzane Pieve 
mt. 492  e percorre integralmente la via Don Zubbiani che porta prima al piazzale 
	di San 
Bernardo  e poi in Località Giori.  
		Sono circa 4 km con 320 metri di dislivello in parte 
su strada cementata e in 
parte asfaltata, usata da molti 
lumezzanesi per fare footing e cimentarsi con la mountain bike; è possibile 
evitarne gran parte utilizzando il sentiero, 
	
		che inizia davanti alla chiesa , e 
lasciarlo quando incrocia per la seconda volta la strada sul tornante poco sotto 
San Bernardo. 
		Alla fine della carrabile in località Giori (mt. 
820) si prende una stradina sterrata  
	sulla sinistra che, passando 
davanti a una Santella dedicata alla Madonna , prosegue a mezza costa per circa 
20 minuti. 
		Prendendo ora il sentiero sulla destra, si costeggia il 
torrente Redocla 
	e, lasciando sulla sinistra il bivio che scende nella Valle di 
Sarezzo , si arriva in uno spiazzo dove è stato eretto un piccolo altare 
sovrastato dalla statua di Cristo  . Qui, 
		
		a
		pochi 
		metri,c’è
		una
		fresca
		fonte
		che, 
con 
una 
		serie
		di
		armoniose
		cascatelle,
		ha
		scavato
		nella
roccia le
		bellissime “scodelle”;
		nell’acqua
		limpida
		sopravvivono ancora
		gli
		ormai
		rari
		gamberi
		di fiume. 
		Il nostro
		percorso, 
		aggirando 
sulla sinistra
il
		prato
		dei
		Grassi che è
		
		caratterizzato 
		da
		
		un’antica
		cascina
		circondata
		da
		ciliegi
		e 
		noci,
		giunge 
alla Forcella di Vandeno, crocevia di
		numerosi sentieri;
		da
		qui
		infatti
		è 
		possibile
		salire alla
		Chiesa
		di
		S.Emiliano
		o 
		scendere
		alla
		località
		Rovedolo
		di
		Marcheno
		percorrendo
		la
		fresca
		Val
		Vandeno. 
		Si prosegue per un sentiero molto panoramico, durante la 
salita 
		si
		può
		riconoscere in
		lontananza
		il
		paesino
		di
		Magno,
		la
		località
Caregno su le
		pendici 
		della
		montagna 
e il Guglielmo simbolo
		della
		Val
		Trompia.  
		Dopo 40 minuti a mt 1180 si arriva in località “Buco”; (in pochi minuti è 
possibile arrivare in località Tesa dove
		un
		cippo
		ricorda
		i 
		nomi
		dei
		18
		partigiani
		uccisi
		durante 
		la
		Resistenza). 
		
		Proseguendo sul sentiero si arriva al Dosso dei 
		
		
		
		“Quattro
		Comuni” dove
		convergono
		i
		confini
		di
		Lumezzane,
		Casto, 
		Marcheno e Sarezzo.  
		Passando a fianco della Casa del Sonclino,
		sull’esterno
		della
		quale
		è stata
		posta
		una
		lapide
		in
		ricordo di
		fatti
		accaduti
		durante
		la
		Resistenza, in pochi minuti si giunge 
sulla cima della Corna di Sonclino Mt. 1352.  
		Dalla
		sommità lo sguardo può spaziare
		a 360 gradi e, in giornate 
		particolarmente limpide, 
		oltre alle montagne dell’Alta
		Val
		Trompia è
		possibile vedere
		numerose cime
		delle Prealpi
		Bresciane  e 
		Bergamasche, gli
		Appennini e,
		in 
		lontananza,
		anche il
		massiccio del
		Monte 
		
		
		Rosa. 
		Nota:
		il
		percorso
		descritto,
		in
		un
		breve
		tratto,
		presenta
		anche
		la 
segnaletica 
		tricolore che
		caratterizza
		la
		rete
		sentieristica
		degli
		“Itinerari
		 della 
		Resistenza”. |