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		Dal parcheggio a fianco della Chiesa
		
		Parrocchiale 
		di 
		Pieve si
		sale la scalinata; 
		girando a destra percorrere 
		la via S. Bernardo, quando la 
		strada diventa sterrata un'altra freccia  indica sulla sinistra 
		l’inizio del sentiero che, con
		un lungo
		diagonale in
		salita, conduce
		alla 
		Madonna del
		Caravaggio. 
		Seguendo
		sempre il
		segnavia bianco-rosso si continua su
		un sentiero
		abbastanza ripido che
		intercetta due
		volte i
		tornanti della
		strada asfaltata
		che sale. Nella
		parte finale, 
		una scalinata  
		passa fra
		una serie
		di casette
		e consente
		di affacciarsi
		direttamente su un bellissimo prato 
		caratterizzato dalla presenza di castagni secolari  , una 
		grande cascina,un'ampia pozza  e spesso diversi animali al pascolo. 
		Una
		comoda e
		ampia mulattiera lo costeggia
		e si
		dirige verso
		la chiesetta
		votiva risalente
		al 1573. Ogni anno,
		il terzo
		lunedì di
		agosto, si festeggia 
S.Bernardo.
		Vicino alla
		chiesetta è
		stato costruito l’Osservatorio
		Astronomico “Serafino Zani”
	, meta
		di astrofili non solo bresciani,
		luogo di
		incontri culturali
		e centro
		di 
		attività didattico scientifiche
		conosciuto in
		tutta 
		Italia. 
		A
		fianco 
		dell’Osservatorio , con sentiero
		ben segnalato,
		si 
		guadagna
		quota in
		breve tempo;
		poco più
		avanti, al
		Bivio Zani 
		Achille  si
		prosegue verso
		sinistra. Su
		questo 
		sentiero possiamo
		trovare piante
		come la
		carpinella, la
		roverella, il
		frassino, l’agrifoglio, 
		il nocciolo
		ed in quota verso
		il Sonclino,
		il 
		faggio. Nel
		sottobosco è
		presente la
		tipica flora
		delle Prealpi;
		verso la
		fine
		di maggio
		si possono
		ammirare gli
		splendidi colori
		della 
		peonia. 
		
		Dopo
		alcune serpentine,
		una piccola
		freccia segnaletica
		indica 
		un bivio
		a sinistra   
		che entra
		nel bosco
		e conduce
		al “Prato
		della 
		Tesa” 
in una
		bella e
		nascosta conca
	, 
mentre il sentiero sulla destra, non segnato ma ben tracciato, permette una 
ripida scorciatoia
		
		
		. 
		Il
		sentiero aggira
		sulla destra
		il 
		prato e
		si dirige
		verso un
		altro palo
		segnaletico che invita
		a salire.
		Dopo pochi
		minuti il
		sentiero incrocia
		la strada
		asfaltata e la si percorre solo per una ventina di metri per poi 
		riprendere il sentiero sulla destra;
		seguendo il
		segnavia si
		raggiunge un
		piccolo dosso
		erboso con
		un ex-posto
		di caccia;
		si prosegue
		entrando nel bosco 
		per circa
		10-15 minuti e si
		giunge quindi ad un'altra freccia segnaletica. 
		Si prosegue poi per Malga Artecle collocata
		in una
		bellissima conca  erbosa 
		proprio sotto la Corna di Sonclino 
		che in
		primavera si trasforma in
		uno splendido
		tappeto di crochi, primule
		 e genziane. Si sale prendendo la strada sulla sinistra; volendo si 
		possono utilizzare delle scorciatoie ben visibili per evitare alcuni 
		tornanti. Si
		giunge quindi 
		in
		un
		piazzale
		dove
		è posto
		un
		palo
		segnaletico; si
		deve ora
		seguire
		la
		strada
		per
		circa
		150
		mt. 
		poi
		un
		bivio
		a
		
		sinistra
		conduce
		alla
		“Cascina 
		Campo
		di
		Gallo”;
		da
		qui
		una
		comoda
		cresta 
		erbosa
		conduce
		sulla
		Corna
		di
		Sonclino
		(m.1352) 
	 .
		Dal
		piazzale
		citato
		si
		può arrivare 
		in 
		vetta
		anche
		direttamente
		seguendo
		una
		debole
		traccia
		sul
		ripido
		pendio
		erboso. 
		Dalla
		sommità lo sguardo può spaziare
		a 360 gradi e, in giornate 
particolarmente limpide, oltre
		alle montagne dell’Alta 
		Val
		Trompia
è possibile 
		vedere numerose
		cime delle
		Prealpi Bresciane  e
		Bergamasche, gli
		Appennini e,
		in 
		lontananza,
		anche il
		massiccio del
		Monte Rosa |