Sentiero 363  - Lumezzane Pieve - Corna di Sonclino passando da San Bernardo

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Profilo altimetrico 
Segnaletica

Dislivello in salita: m. 865  - Tempo percorrenza: ore 2,50  - Lunghezza: km. 5.00  - Difficoltà: E
 Località  Altitudine mt. Tempo percorrenza Lunghezza percorso    Note Foto
 Lumezzane Pieve 492 0,00 0,00 km.   Palo segnaletico  
  Prato di San Benardo 800 0,50 1,46 km.   Palo segnaletico    
  Prato della Tesa 1021 1,40 2,88 km.   Palo segnaletico    
  Malga Artecle 1183 2,10 3,80 km.   Palo segnaletico    
  Corna di Sonclino 1352 2.50 5,00km.   Palo segnaletico    

Dal parcheggio a fianco della Chiesa Parrocchiale di Pieve si sale la scalinata; girando a destra percorrere la via S. Bernardo, quando la strada diventa sterrata un'altra freccia  indica sulla sinistra l’inizio del sentiero che, con un lungo diagonale in salita, conduce alla Madonna del Caravaggio.

Seguendo sempre il segnavia bianco-rosso si continua su un sentiero abbastanza ripido che intercetta due volte i tornanti della strada asfaltata che sale. Nella parte finaleuna scalinata  passa fra una serie di casette e consente di affacciarsi direttamente su un bellissimo prato  caratterizzato dalla presenza di castagni secolari  , una grande cascina,un'ampia pozza  e spesso diversi animali al pascolo.

Una comoda e ampia mulattiera lo costeggia e si dirige verso la chiesetta votiva risalente al 1573. Ogni anno, il terzo lunedì di agosto, si festeggia S.Bernardo. Vicino alla chiesetta è stato costruito l’Osservatorio Astronomico “Serafino Zani” , meta di astrofili non solo bresciani, luogo di incontri culturali e centro di attività didattico scientifiche conosciuto in tutta Italia.

A fianco dell’Osservatorio , con sentiero ben segnalato, si guadagna quota in breve tempo; poco più avanti, al Bivio Zani Achille  si prosegue verso sinistra. Su questo sentiero possiamo trovare piante come la carpinella, la roverella, il frassino, l’agrifoglio, il nocciolo ed in quota verso il Sonclino, il faggio. Nel sottobosco è presente la tipica flora delle Prealpi; verso la fine di maggio si possono ammirare gli splendidi colori della peonia.

Dopo alcune serpentine, una piccola freccia segnaletica indica un bivio a sinistra   che entra nel bosco e conduce al “Prato della Tesa” in una bella e nascosta conca , mentre il sentiero sulla destra, non segnato ma ben tracciato, permette una ripida scorciatoia .

Il sentiero aggira sulla destra il prato e si dirige verso un altro palo segnaletico che invita a salire. Dopo pochi minuti il sentiero incrocia la strada asfaltata e la si percorre solo per una ventina di metri per poi riprendere il sentiero sulla destra; seguendo il segnavia si raggiunge un piccolo dosso erboso con un ex-posto di caccia; si prosegue entrando nel bosco per circa 10-15 minuti e si giunge quindi ad un'altra freccia segnaletica.

Si prosegue poi per Malga Artecle collocata in una bellissima conca  erbosa proprio sotto la Corna di Sonclino  che in primavera si trasforma in uno splendido tappeto di crochi, primule  e genziane. Si sale prendendo la strada sulla sinistra; volendo si possono utilizzare delle scorciatoie ben visibili per evitare alcuni tornanti.

Si giunge quindi in un piazzale dove è posto un palo segnaletico; si deve ora seguire la strada per circa 150 mt. poi un bivio a sinistra conduce alla “Cascina Campo di Gallo”; da qui una comoda cresta erbosa conduce sulla Corna di Sonclino (m.1352)  . Dal piazzale citato si può arrivare in vetta anche direttamente seguendo una debole traccia sul ripido pendio erboso.

Dalla sommità lo sguardo può spaziare a 360 gradi e, in giornate particolarmente limpide, oltre alle montagne dell’Alta Val Trompia è possibile vedere numerose cime delle Prealpi Bresciane  e Bergamasche, gli Appennini e, in lontananza, anche il massiccio del Monte Rosa


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