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		Il sentiero 3v sul tratto Valtrumplino prende la numerazione 393 
		
		Premessa: il 
			Sentiero 3V, intitolato a Silvano Cinelli, è un lungo trekking di 
			circa 145 km. che parte da Brescia, segue tutto il crinale Est della 
			Val Trompia, arriva al Maniva toccando il punto più alto con il 
			Monte Colombine (m. 2214) e ritorna a Brescia seguendo il crinale 
			Ovest (Maddalena – Nave - Santuario di Conche – Sonclino - M. Ario – 
			Maniva - M. Muffetto - M. Guglielmo – Polaveno - Madonna della 
			Stella - Urago Mella).Il 
			nostro territorio è interessato da buona parte della seconda tappa; 
			inizia al Santuario di Conche, scende al Passo del Cavallo, risale 
			alla Brocca e, passando dalla Corna del Sonclino, arriva fino alla 
			Passata Vallazzo.Il 
			percorso che presentiamo non ha particolari difficoltà; c’è però una
			
		
		
		Variante Alta facoltativa, molto più panoramica, che 
			richiede un po’ di esperienza perché presenta alcuni brevi passaggi 
			esposti. Lasciato il Santuario di Conche (m. 
			1093) si prosegue su un comodo sentierino che, con brevi saliscendi, 
			aggira a nord il Monte Fraine (m. 1053) e passa accanto al Monte 
			Calone (m. 1119) tenendosi leggermente sotto la cresta, ora su un 
			versante ora sull’altro, con una bella vista sulle valli 
			di Caino e Lumezzane. Raggiunta una larga forcella (m. 1047), si 
			sale poi all’antico Eremo di S. Giorgio (m. 1125), situato su un 
			rilievo roccioso e circondato da faggi secolari. Dispone di un 
			piccolo locale sempre aperto con fuoco, legna e una pompa a mano per 
			l’acqua. Si scende ora verso est alla forcella divisoria con Monte 
			Doppo (m. 1216) dove c’è un roccolo e, lasciati a destra i sentieri 
			per Caino e poi per il monte Doppo, si piega a sinistra verso 
			le Crocette di S. Costanzo che si raggiungono dopo una breve salita. 
			Giunti sulla cresta si discende su un largo costone erboso (ampio 
			panorama verso Lumezzane e i suoi monti); superato un roccolo e un 
			panoramico dosso, il sentiero si abbassa sulla crestina di sinistra 
			e raggiunge un secondo roccolo dove il sentiero si fa più marcato. 
			Si incrocia un terzo roccolo e, sempre in ripida discesa, si arriva 
			a una villa e si segue la stradina cementata di accesso alla stessa. 
			Una stradina sterrata conduce poi al Passo del Cavallo (m. 742) e 
			alla Chiesetta del Cristo dei Monti; poco prima una fontanella offre 
			l’opportunità di fare rifornimento d’acqua. Si attraversa la provinciale e si segue la strada asfaltata che 
			sale. La si percorre per circa 2 Km, seguendo il segnavia 
			bianco-azzurro; nei pressi di una villetta (circa m. 1000) con 
			annesso posto di caccia (roccolo Cipriano) finisce la strada e 
			inizia un sentierino che, a mezza costa, si dirige a un dosso 
			panoramico. La veduta su Lumezzane è molto ampia e si riconoscono le 
			cime del lato opposto (Doppo, Palosso). Ora si deve seguire a destra 
			la traccia che sale ripida verso il Dosso Giallo all’inizio delle 
			creste che fanno da spartiacque tra Val Sabbia e Val Gobbia, 
			passando prima in un ampio roccolo detto la Pasadina e, con un 
			sentiero erboso, si raggiunge la forcella di Prealba tra la Punta 
			Camoghera (m. 1238) e il Monte Prealba (m. 1270). Piegando ora a sinistra si arriva 
			velocemente alla località Brocca (m. 1163) dove c’è la lapide 
			Ghidini-Zubani uccisi a 18 anni dai nazi-fascisti durante la 
			Resistenza. Si lascia a sinistra la variante alta (per esperti) che 
			ha dei passaggi impegnativi ed esposti e si segue a destra la strada 
			sterrata che scende con alcune curve per raggiungere la località Sea 
			(m.1069). A un tornante (freccia segnaletica) si prende un esile 
			sentierino che entra nel fitto bosco di faggi e ontani; con un po’ 
			di attenzione si possono notare ancora tracce delle piazzole per 
			fare il carbone. Alcuni ripidi zig-zag risalgono a pochi metri dalla 
			località Passate Brutte (m. 1283) dove il sentiero si ricongiunge 
			alla Variante Alta proveniente dalla cresta.  Ora su stradina sterrata facile e 
			pianeggiante si raggiunge una villetta e poi la strada cementata 
			proveniente da Lumezzane che prosegue sul versante della Val Gobbia 
			per tutto il Monte Ladino. Poco sotto il bivio sorge la Chiesetta 
			degli Artiglieri eretta nel 1976 alle Poffe de Uciù. Sempre sulla 
			strada si prosegue alzandosi verso destra passando accanto ad un 
			grosso olmo e a una pozza (Prati di Vesso) e si raggiunge il bivio 
			con il Casello (m. 1300), grosso fabbricato dominante tutta la 
			valle. Dopo poche decine di metri si riprende il sentiero a destra e 
			con un paio di tornanti si rimonta su un crinale verso un ripetitore 
			TV e poi, con un breve traverso, si arriva alla Chiesetta degli 
			Alpini al Campo del Gallo (m. 1290).Dalla Chiesetta in pochi minuti 
			si raggiunge la cima della Corna del Sonclino (m.1352), punto più 
			alto dei monti lumezzanesi con vasto panorama circolare a 360 gradi. 
			Si scende ora alla sottostante casina e in poche decine di metri si 
			raggiunge il Dosso dei 4 Comuni, punto d’incontro dei confini di 
			Lumezzane, Marcheno, Sarezzo e Casto. Lasciando a sinistra il 
			sentiero 362 che porta in località Grassi e a Lumezzane si prosegue 
			a nord a mezza costa su sentiero che si fa pianeggiante e si 
			raggiunge la Tesa Guizzi (m.1171), con annesso posto di caccia e, 
			più avanti, la casa Crostelle. Il sentiero, ben evidente, prosegue 
			alternando tratti a mezza costa ad altri in cresta, e raggiunge la 
			Passata Vallazzo (m.1185) 
			
		Variante
		
		Alta
		(Passate
		Brüte) 
		Questa 
		variante è riservata a persone esperte perché è caratterizzata da 
		passaggi di roccia impegnativi ed esposti. Dalla Brocca (m.1163) inizia 
		una piacevole e divertente cresta molto panoramica da percorrere con 
		attenzione. Dopo alcuni passaggi il sentiero sembra fermarsi contro una 
		roccia; si risale la breve balza rocciosa di 3-4 metri grazie a buoni 
		appigli per poi passare attraverso una caratteristica strettoia (“la 
		streta”) che si supera togliendosi lo zaino. Continuando sulla cresta si 
		giunge così al Dossone di Facqua dove è stata collocata una statua della 
		Madonna. Ci sono altri brevi passaggi esposti che 
		si superano con buoni appigli; tra rocce sparse e scivoli erbosi si 
		continua con leggeri saliscendi, fino ad arrivare alle Passate Brutte 
		(m.1283) dove ci si ricongiunge al tracciato normale del 3V. 
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